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I comportamenti coinvolti nello sviluppo dell’obesità (ad esempio l’alimentazione in eccesso e uno stile di vita sedentario) sono determinati soprattutto dalle abitudini familiari e dagli stimoli ambientali.
Dalla fine degli anni ’60 furono realizzati e proposti alcuni programmi di intervento per il trattamento dell’obesità basati soprattutto sull’approccio dietetico e l’attività fisica. I risultati a breve termine dimostrarono che con questo tipo di programmi si poteva ottenere una perdita di peso di circa il 10%, sufficiente a ridurre l’incidenza di diabete e di altre patologie correlate all’obesità. Ma dopo 5 anni più della metà dei pazienti aveva recuperato il peso perso.
Il recupero del peso perso è principalmente dovuto a fattori biologici: il corpo tende a ritornare al peso originario. A ciò si somma l’esposizione continua ad un ambiente ricco di cibi palatabili e ipercalorici, che favorisce la sovralimentazione. Inoltre l’abbondanza di dispositivi volti a ridurre al minimo lo sforzo fisico (automobile, telecomandi, PC, elettrodomestici, ecc.) rende lo stile di vita sempre più sedentario. Per questo motivo l’obesità va considerata una patologia cronica, e il paziente deve imparare a gestirne le cause in modo continuativo.
E’stato dimostrato che chi adotta specifici comportamenti di modificazione dello stile di vita riesce a superare le pressioni biologiche e ambientali e a mantenere il peso perso. Questi comportamenti sono influenzati da processi cognitivi consapevoli e ivecchi programmi per la perdita di peso devono i loro fallimenti proprio al fatto che si focalizzavano principalmente sulla modificazione delle abitudini alimentari, piuttosto che sull’indurre un cambiamento cognitivo nel paziente.
I dati finora raccolti dimostrano che l’abbinamento di strategie cognitivo comportamentali alla dieta e al cambiamento di stile di vita è associato ad un miglior mantenimento del peso perso e ad un minor recupero di peso.
La terapia cognitivo comportamentale dell’obesità (CBT-OB) è stata sviluppata all’inizio degli anni 2000.E’ stata messa a punto per affrontare gli insoddisfacenti risultati a lungo termine delle terapie precedenti, attraverso un’analisi dei processi responsabili del recupero del peso. Sono stati identificati due fattori correlati che sono verosimilmente alla base dell’incapacità di mantenere il peso perso: i pazienti avevano aspettative non realistiche di perdita di peso (ad esempio desideravano perdere una quantità di peso eccessiva, o diventare normopeso) e non avevano acquisito le abilità necessarie a mantenere il peso perso.
Un ulteriore passo avanti è rappresentato dalla CBT-OB multistep, i cui scopi principali sono di aiutare i pazienti a cambiare le loro abitudini alimentari e di attività fisica e a sviluppare un cambiamento cognitivo per raggiungere e mantenere un peso salutare. Ciò si ottiene insegnando ai pazienti a sviluppare modificazioni durature dello stile di vita e un assetto mentale focalizzato al controllo del peso a lungo termine.
La CBT-OB multistep si sviluppa quindi attraverso specifiche indicazioni dietetiche e di stile di vita unitamente a moderne tecniche psicologiche, come ad esempio l’automonitoraggio dell’alimentazione, dello stile di vita, del peso corporeo abbinate all’individuazione di obiettivi, il controllo degli stimoli esterni, il problem solving, la creazione di carte di risposta, questionari vari, ecc.
Tutte queste procedure sono state ideate per poter personalizzare il trattamento e affrontare nello specifico diverse problematiche, come il rischio di abbandono della terapia, la quantità di peso perso e il mantenimento del peso perso.
Il programma è articolato su una serie di incontri a cadenza regolare, la cui frequenza è stata messa a punto presso la Casa di Cura Villa Garda del dr. Riccardo Dalle Grave, nelle attività ambulatoriali rivolte al trattamento di sovrappeso e obesità con CBT-OB.
Il programma è nettamente suddiviso in due fasi: fase di perdita di peso e fase di mantenimento.
La fase di perdita di peso dura circa 6 mesi, in base all’entità del sovrappeso. All’inizio del programma gli incontri sono settimanali, perché è dimostrato che questa è la fase più delicata, in cui il paziente deve essere seguito assiduamente; nella seconda parte gli incontri diventano quindicinali.
La fase di mantenimento dura 1 anno, con incontri mensili, in cui il paziente diventa sempre più autonomo. La durata maggiore è dovuta proprio al fatto che il mantenimento è la parte più complessa del programma e l’acquisizione dei comportamenti adeguati al mantenimento del peso richiede più tempo.
Frequenza degli incontri:
fase di perdita di peso:
8 incontri settimanali per due mesi
seguiti da
circa 8 incontri quindicinali per quattro mesi (la durata di questa fase dipende dall’entità del peso da perdere)
fase di mantenimento:12 incontri mensili per 1 anno
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